327.1 Museo Nazionale della Resistenza

A Site Steeped in History
The uniqueness of the Porta Volta area lies in its location along the route of the Mura Spagnole, or Spanish Walls. These ancient walls, dating back to the 16^th century, are the last in a series of fortifications that, since Roman times, have defined the city’s boundaries. With the opening of the Bastions at the end of the 19^th century, Via Alessandro Volta marked the beginning of the extension of the city outside the old walls, representing a new axis connecting the historic center and the Cimitero Monumentale, or Monumental Cemetery.

A Gate as Point of Reference within the City
As part of a series of preserved gates located along the route of the Mura Spagnole, the two Caselli Daziari di Porta Volta, or Porta Volta tollhouses, are important reference points within Milan. The Fondazione Giangiacomo Feltrinelli and the neighboring office building on Viale Pasubio, along with the Museo Nazionale della Resistenza on Viale Montello, emphasize this historical gateway. Their placement reflects the Milanese tradition of constructing ‘twin’ buildings. The project preserves the Mura Spagnole’s archaeological remains and endeavours to create a generous public green area as an extension of the existing boulevards.

A Milanese Project
The buildings are inspired by the simplicity and generous scale of historic Milanese architecture, such as the Ospedale Maggiore, Rotonda della Besana, Lazaretto, and Castello Sforzesco; they also draw inspiration from the elongated Cascina buildings of Lombardy’s traditional rural architecture, a style that significantly influenced Aldo Rossi’s work – most notably in Milan’s Gallaratese housing quarter. The transformation of Porta Volta is fundamentally a project deeply rooted in Milan’s identity, referencing elements of Milanese urbanism and architecture that, throughout history, have resulted in a series of distinctive buildings that characterize the city.

Un Luogo Ricco di Storia
La peculiarità dell’area di Porta Volta è rappresentata dalla sua localizzazione lungo il tracciato delle Mura Spagnole: le antiche mura, risalenti al Sedicesimo secolo, sono le ultime di una serie di fortificazioni che, a partire dai tempi romani, hanno definito i confini della città. Con l’apertura dei Bastioni alla fine del Diciannovesimo secolo, Via Alessandro Volta ha segnato l’inizio dell’estensione della città al di fuori delle vecchie mura, rappresentando un nuovo asse di collegamento tra il centro storico e il Cimitero Monumentale.

Una porta, il punto di riferimento della città
I Caselli Daziari di Porta Volta offrono un importante punto di riferimento nel tracciato urbanistico della città di Milano. La posizione degli edifici Feltrinelli e Fondazione lungo viale Pasubio e quella del Museo Nazionale della Resistenza tra viale Montello e Porta Volta sottolinea questa porta storica, deducendola dalla tradizione milanese degli edifici gemelli, come quelli realizzati in Piazza Duomo, Piazza Piemonte e Piazza Duca D’Aosta. Oltre alla tutela dei resti delle Mura Spagnole, il Progetto Feltrinelli per Porta Volta prevede la realizzazione di un’ampia area verde pubblica, con boulevard e piste ciclabili, intesa come estensione e prolungamento dei viali esistenti.

Un Progetto Milanese
I nuovi edifici si ispirano alla semplicità e alla imponente scala delle architetture che caratterizzano l’architettura storica milanese, costituita da esempi come l’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già rappresentarono un importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto al Gallaratese. L’intervento di Porta Volta è un progetto intrinsecamente milanese, attingendo a temi specifici dell’urbanistica e architettura milanese, che nel corso della storia hanno generato una serie di edifici emblematici, per i quali la città di Milano è largamente conosciuta e ammirata.